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1) Dizion. 5° Ed. .
AGIO.
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» AGIO.
AGIO.
Definiz: Sost. masc. Comodo, e altresì Lo stato in cui uno trovasi piacevolmente.
Probabilmente questa voce ha un'origine comune col lat. ago. −
Esempio: Dant. Purg. 14: Non ti maravigliar s'io piango, Tosco, Quando rimembro.... Le donne e i cavalier, gli affanni e gli agj, Che ne invogliava amore e cortesia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 227: Essendo io negli agj e negli ozj, ne' quali voi mi vedete, a secondare li piaceri d'amore, e a divenire innamorata mi sono lasciata trascorrere.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 29: Suo spirto a quel fulgor tutto si scosse, Benchè tra gli agj morbidi languente.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 18, 30: La gola, il sonno e gli agj dilicati, Ci arrecan più paura e maggior danno, Che tigri ed orsi e draghi non ci fanno.
Definiz: § I. E figuratam. per le Cose onde l'uomo ritrae gli agj della vita. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 48: E l'ornerà [la sua terra] di templi e di palagj, Di piazze, di teatri e di mille agj.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 14: Pur a noi fia men grave [il caldo] in città piena D'acque, e d'ombre sì fresche, e d'agj tanti.
Definiz: § II. Per Ozio, Riposo, Cessazione dalla fatica. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 70: Tempo d'agio e di consolazione non sembrami, ma proprio di suo contrario.
Esempio: E Fr. Guitt. Lett. appr.: Non è cavallo sì buono sovra la terra, in soggiorno continuo e agio istando, non forza e valore perda.
Esempio: Tolom. Lett. 151: Abbiamo oggimai più bisogno d'agio, che di travaglio.
Definiz: § III. E figuratam. per Conforto, Ristoro. −
Esempio: Bocc. Lett. 302: Parve agevole di scendere dalla reale sedia, la quale era presso al fuoco, ed in quella avere posto colle proprie mani uno soldato de' minori, vecchio già, pel troppo freddo mancante, acciocchè l'agio del fuoco sentisse.
Definiz: § IV. Per Destro, Opportunità, Comodità. −
Esempio: Colonn. Guid. 99: Ciascuno di noi vegga quello che noi abbiamo a fare, anzichè l'agio di quello che noi pensiamo di fare, si parta.
Esempio: Vill. G. 218: Piacendo al Papa la stanza di Firenze, sì ordinò di soggiornare e fare la state in Firenze, per l'agio dell'acqua e per la sana aria.
Esempio: Ceff. Dicer. 58: Ancora vi dee muovere ad accettare la nostra giusta domanda, il grande fornimento ed agio di tutte cose, che qui abbondano.
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 25: Poi quando un tratto vide tempo ed agio, Il popol ragunò tutto al palagio.
Definiz: § V. Per Tempo, o Spazio di tempo, sufficiente a far checchessia. −
Esempio: Deput. Decam. 71: Anche ella [l'operazione del macerare] si fa con acqua,.... ma vuole spazio di tempo, e, come noi diciamo, agio; che è propriamente quando una cosa si tiene in acqua tanto che, lasciata la durezza o asprezza sua, si venga indolcendo e lasciando la natura di prima.
Definiz: § VI. Quindi Avere agio a far checchessia, Dare agio a far checchessia, vale Avere, Dare, comodità, tempo sufficiente a far ciò. −
Esempio: Bocc. Decam. 6, 181: Ma sotto la coverta del comparatico avendo più agio, perchè la sospezione era minore, più e più volte si ritrovarono insieme.
Esempio: Ovid. Pist. 147: Egli [il tuo marito] non ci è; anzi se n'è ito per darci agio.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 142: E quegli, per dare agio a Filippo suo figliuolo.... che trovare il potesse,.... diè sospicione a molti, che più in Italia non verrebbe.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 48: Quando il mago gli disse: or vuoi tu darli Agio, signor, che 'n tal maniera parli?
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 365: Datemi almeno tanto d'agio, o Signore, ch'io possa prima seppellire mio padre.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 99: Si levarono essi dalla riva d'un piccol fiume,.... e gli diedero agio di passarlo.
Definiz: § VII. Per Posatezza nell'operare, Il far checchessia con comodo e tranquillità. −
Esempio: Gell. Lett. 2, 153: Agio.... significa una certa commodità, e un fare le cose senza fretta o prestezza alcuna.
Esempio: Allor. A. Capit. 4: Farestu nulla? Sì, ma per diletto.... Dall'agio all'ozio è differenza; e chiaro Vo' che tu intenda, ch'i dappochi, amando Lor agj, anco hanno il bene operar caro.
Definiz: § VIII. Ad agio. Posto avverbialm., vale Agiatamente, Con comodo. −
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 56: E m'aggrada gli agnelli Lungo i lupi veder pascere ad agio.
Esempio: Giamb. Oros. 136: Perchè gli uomini così invecchiano oggi stando ad agio in su' trebbj, come nelle castella e nelle osti angosciavano gli uomini allotta sotto l'arme.
Esempio: Senec. Pist. 27: Io non vi niego che si debba tenere [il corpo] ad agio; ma non si dee servire.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 320: Impose [al siniscalco] che ordinasse che nella piacevole valle, alquanto a migliore ora che l'usato, si mettesse le tavole, acciò che poi ad agio si potessero al palagio tornare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 22: Sì ben fornito avea tutto il palagio, Che donne e cavalier vi stanno ad agio.
Esempio: Adr. M. Lez. II, 4, 90: Vita da gentiluomo ricco di beni di fortuna sia viversi ad agio e in riposo.
Definiz: § IX. Ad agio, vale pure Lentamente, Posatamente; ma scrivesi per lo più Adagio. – V. questa voce.
Definiz: § X. A bell'agio, posto avverbialm., vale Con tutta la comodità, Senza alcuna fretta. −
Esempio: Bocc. Decam. 6, 185: Ogni cosa udita avea, ed erasi rivestito a bello agio.
Esempio: Morell. Cron. 346: E fermo e attento cominciai a bell'agio a pensare.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 190: Aggiungono ancora questi due cardinali,.... che gli hanno a cavalcare tante giornate per li vostri terreni, che a bell'agio arete risposta delle promesse, prima che eschino delle vostre mani.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 234: E come fatta è la festa, a bell'agio Rinaldo ne menò seco al palagio.
Esempio: Varch. Stor. 1, 120: I cittadini fiorentini ebbero tempo di pentirsi a bell'agio, e con ragione, di quello che con troppa fretta avevano e temerariamente operato.
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 10: A bell'agio Vi dirò ogni cosa.
Esempio: Mont. Iliad. 6, 89: Non badiam che ad uccidere, e gli uccisi Poi nel campo a bell'agio ispoglieremo.
Definiz: § XI. A grande agio e A grandissimo agio, vale Con tutta quanta la comodità, Senza la minima fretta. −
Esempio: Giamb. Oros. 140: Sanza dubbio la cittade averebbero presa [i Galli] per la moltitudine e baldanza della virtù loro,.... se non fosse che, vegnendo a grande agio, penaro troppo a venire.
Esempio: Nov. ant. B. 104: Ancora potreste essere con lei a grand'agio.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 159: Trovati i due capponi e 'l vino e l'uova, a casa se ne gli portò, e cenò a grande agio.
Esempio: E Bocc. Laber. 5, 227: L'armata del re Roberto.... a grandissimo agio vi potrebbe essere entrata.
Definiz: § XII. All'agio, posto avverbialm., trovasi per A comodo; lo stesso che A mio, tuo, suo ec. agio. −
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 444: E poi all'agio seguitate il consiglio.... di Sua Altezza serenissima.
Definiz: § XIII. A mio agio, bell'agio, grande agio, a tuo agio, bell'agio, grande agio, a suo agio, bell'agio, grande agio ec., vale A tutto mio, tuo, suo comodo. −
Esempio: Bocc. Decam. 2, 281: E statosi la maggior parte della notte per la camera a suo agio, una borsa ed una guarnacca d'un suo forziere trasse.
Esempio: Pulc. L. Morg. 23, 46: Dicea il romito: statevi a vostro agio; Ma a mio parer vi sarà assai disagio.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 5: La trista della volpe, come prima lo vide addormentato [l'istrice], se ne andò alla volta sua,.... lo ammazzò, e mangiosselo a suo grande agio.
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 13: Agabito.... v'andrà a suo bell'agio.
Esempio: Tass. Amint. Prol.: E per far sì bell'opra a mio grand'agio, Io ne vo a mescolarmi infra la turba De' pastori festanti e incoronati.
Definiz: § XIV. Per agio, vale A comodo, Quando e Come torna comodo. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 15: È portato [Gano] di peso in un palagio Per istraziarlo a lor modo per agio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 417: Addio: a rivederci più per agio. Ambr. Cofan. 5, 10: In casa vi dirò tutto per agio.
Esempio: Albizz. L. Ragion. 13: E per agio parleremo delle Chiane d'Arezzo, e dello Stato di Siena.
Definiz: § XV. Essere agio ad alcuno di far checchessia, vale Essergli cosa cara, Godere, Aver piacere di farlo. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 64: Orlando disse: a tuo modo faremo, Chè di piacerti mi sarà sempre agio.
Definiz: § XVI. Essere all'agio d'alcuna cosa, vale Averne comodità, Starne bene. −
Esempio: Vill. G. 1, 240: E tornaro ad abitare al piano,.... per essere più all'agio del piano e dell'acqua.
Definiz: § XVII. Essere a mal agio di alcun fatto, vale Sentirne, Provarne dispiacere, dolore. −
Esempio: Nov. ant. B. 104: Dall'altra parte la reina ne fia a troppo male agio, quando ella saperrà vostra dolorosa morte.
Definiz: § XVIII. Essere male ad agio d'alcuna cosa, vale Averne difetto. −
Esempio: Stor. Pistol. 148: Essendo stati lungamente in guerra, erano male ad agio di denari.
Definiz: § XIX. Non essere ad agio, vale Non trovarsi, Non sentirsi bene. −
Esempio: Ovid. Pist. 43: Poichè tu lo mi dicesti, non fui ad agio; e incontanente cominciai a fremire e a tremare.
Definiz: § XX. Far agio, vale Compiacere, Dare sodisfazione. −
Esempio: Bocc. Decam. 1, 128: Io amo molto meglio di dispiacere a queste mie carni, che faccendo agio loro, io facessi cosa che potesse essere perdizione dell'anima mia.
Definiz: § XXI. Fare suo agio, o suoi agj, vale Andar del corpo. −
Esempio: Giov. Fior. Pecor. 1, 60: Io feci vista di andare un poco fuori per far mio agio.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 22: Nè fo come i Lanzi quando fanno i loro agj, che appoggian la labarda al muro.
Definiz: § XXII. Stare ad agio, o in agio, vale Star comodamente; contrario di Stare in disagio. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 65: Quale valente uomo.... vuole, mangiando, dormendo, e stando in agio, onore acquistare?
Esempio: Bocc. Decam. 3, 178: Quanti meno sono i possessori d'una gran ricchezza, tanto più stanno ad agio.
Esempio: Vill. M. 3, 81: Per potere stare più ad agio, si divisono in più compagnie.
Esempio: Bern. Orl. 40, 58: Fece dar loro un'ottima magione, Ricca, addobbata, presso al suo palagio, Ove si sterno con diletto in agio.
Definiz: § XXIII. Stare ad agio di una cosa, vale Esserne copiosamente provvisto. −
Esempio: Ar. Sat. 1, 187: Ma se l'uomo è sì ricco, che sta ad agio Di quel che la natura contentarse Dovria ec.
Definiz: § XXIV. Essere un sant'Agio, o Fare alcuna cosa come sant'Agio, o ser Agio; modi proverbiali che valgono Essere molto lento, o Operare con soverchia agiatezza. −
Esempio: Lipp. Malm. 10, 21: Vieni, asinaccia, muoviti, sant'Agio.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 23: Eglino avevano a fare come ser Agio di Valdiriposo, che strigliava la mula nel letto.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 137: Sendo dunque corpulenti Tutti e quattro andavan lenti, E devoti di sant'Agio Si muoveano adagio adagio.
Definiz: § XXV. In nave non si può stare in agio. Proverbio antico usato a significare, che in un luogo angusto non si può star comodamente. −
Esempio: Pulc. L. Ciriff. Calv. 1, 129: Non si può star, madonna, in nave in agio; Questo è proverbio anticamente detto.
Definiz: § XXVI. Stare più ad agio che il conte in Poppi. Proverbio che vale Star più comodamente di un ricco signore. −
Esempio: Vill. G. 2, 349: Si dicea in Firenze per proverbio: Tu stai più ad agio che il conte in Poppi.
Definiz: § XXVII. Ci bisogna agio e buio; modo proverbiale, che significa Ci bisogna tempo e dormirci sopra. −
Esempio: Ambr. Cofan. 1, 2: Bisogna agio e buio A pensar a tal cosa.
Esempio: Varch. Ercol. 261: Ciascuna di queste cose vorrebbe una dichiarazione propria e da per sè, e ricercherebbe agio e buio; e voi le mi fate mescolare, e quasi accatastare tutte insieme, senza darmi tempo nessuno.
Definiz: § XXVIII. Chi tosto erra o falla, a bell'agio si pente. Proverbio: Cioè, si pente coll'andare del tempo. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 126: Non pensai Che tanto ingrata fussi quella gente: Ma chi tosto erra, a bell'agio si pente.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 68: E ben conosco ora la verità di quel proverbio: Chi tosto falla, a bell'agio si pente.